Trasparenza, leggerezza, ariosità, materia, immobilismo, movimento.
Con queste sei parole illustriamo la collezione presentata in occasione del Fuorisalone 2017 da Rossana Gallo, un’artista che ha saputo dare vita ad un nuovo linguaggio, declinato al mondo del design e dell’arredamento. Componenti di arredamento che ci sono e non ci sono, come disegni tracciati sull’umidità di una finestra, creati per arricchire un ambiente senza riempirlo, adatti in particolare per gli spazi più ristretti in cui gli elementi devono interagire in modo arioso.
Ogni elemento non è solo un oggetto che espleta la sua funzione, ma è un mondo che racchiude una propria narrazione. All’artista interessa riuscire a fermare un istante di massima espressione di ognuna di queste storie, per poterlo condividere con lo spettatore, imprigionarlo e renderlo eterno. Tessuti e colori giocano un ruolo fondamentale, esibendosi in una performance che accompagna gesti e parole.
Rossana ha usato diversi materiali di uso comune ma non si è limitata ad assemblarli: ha avuto la capacità di trasferire dei sentimenti in immagini forti ed essenziali con l’utilizzo di strumenti mediatici, con l’intento di ispirare dei contenuti senza pleonastici segni. Le trasparenze di Rossana parlano di sentimenti contrastanti, la rabbia, il dolore, la gioia, l’attesa, la malinconia, l’amore. Ingabbiati nel plexiglass le garze, le lane, le corde, i nastri metallici dorati o argentei assumono una valenza concettuale e nel loro andare e tornare attorno a una canocchia immaginaria lasciano intravedere brandelli di vite vissute.