Da oltre 130 anni l’Amleto Missaglia persegue un ideale di eleganza e di bellezza attraverso i suoi prodotti: dalle squisite porcellane ai delicati vetri soffiati, fino ad arrivare alla pregiata argenteria e all’oggettistica da regalo, si tratta di un vero e proprio scrigno di grazia e di raffinatezza. Il culto del bello non è quindi solo un’effimera utopia, ma concreta e tangibile realtà realizzata non solo grazie alle rinomate collezioni per la tavola o alla più splendida cristalleria, ma in primo luogo attraverso il punto vendita.
È, infatti, all’inizio del 2016 che la passione per la casa cambia casa e si trasferisce nel rinascimentale Palazzo Talenti in via Verdi, a pochi passi dal Teatro alla Scala e a lungo residenza di Giacomo Puccini.
Non esiste edificio più idoneo per ospitare la classe di un simil negozio: la grazia del quadriportico bramantesco, le colonne in serizzo e i capitelli in pietra verde d’Oira che decorano la corte interna accompagnano i visitatori e sembrano volerli condurre in un luogo senza tempo. La nuova sede accoglie, infatti, i clienti in un’atmosfera piena di fascino e di uno charme che ricorda un’epoca passata e ormai perduta: gli alti soffitti a volta sono adornati dai magnifici lampadari di Venini che rischiarano le ampie sale con una luce calda, avvolgendo così ogni cosa; è però l’ultimo salone, al cui centro svetta una maestosa colonna, a rappresentare il punto di maggior bellezza di questa nuova dimora: le linee classiche dei servizi tavola e dell’intramontabile argento trovano così perfetta collocazione e risaltano in tutto il loro ineguagliabile splendore, grazie anche ai pregiati mobili di Donghia che li incorniciano in uno sfondo di grande armonia.
Le collezioni più tradizionali trovano così la loro piena esaltazione mentre sono le affascinanti sale del secondo piano a ospitare i prodotti più attuali e stravaganti, dal variopinto Carlo Moretti all’inconfondibile stile moderno della porcellana di Rosenthal. Eppure, la grazia e l’eleganza non vengono mai meno, riuscendo a circondare ogni oggetto e ogni collezione in un turbinio di sublimità.